Il bilancio finale della 19a edizione delle Giornate degli Autori
Dalla Luna all’Inghilterra di Georgia Oakley, regista del film Blue Jean (vincitore del Premio del Pubblico) passando per il Libano di Wissam Charaf (Dirty Difficult Dangerous, vincitore del Label Europa Cinemas) e per il Canada di Graham Foy (che con The Maiden vince il riconoscimento BNL x Cinema del Futuro) fino all’Isola di San Miguel, nelle Azzorre (Portogallo), dov’è ambientato Lobo e cão, il film di Cláudia Varejão vincitore del GdA Director’s Award 2022. Questo è stato il viaggio della selezione della 19ª edizione delle Giornate degli Autori al Lido, dove abbiamo sognato la luna disegnata da Rä di Martino per dieci giorni di film e parole con i protagonisti del cinema indipendente di oggi e di domani.
La sezione autonoma e indipendente della Mostra del Cinema Venezia promossa dalle associazioni ANAC e 100autori è tornata ad accogliere il pubblico nella Sala Perla, finalmente alla sua massima capienza dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia. Dieci i film presentati in concorso, di cui quattro opere prime e cinque diretti da registe, quattro gli eventi speciali, e poi la conclusione con The Listener, il film di chiusura diretto da Steve Buscemi e interpretato da Tessa Thompson.
A pochi passi di distanza dal Palazzo del Cinema, stretta tra mare e laguna, la Casa degli Autori ha ospitato anche quest’anno una programmazione ricca di film e appuntamenti. Da un lato le Notti Veneziane, incastonate nella Sala Laguna, antico cinema restituito alla cittadinanza grazie allo sforzo congiunto delle Giornate degli Autori ed Edipo Re: realizzate in accordo con Isola Edipo e co-dirette da Gaia Furrer e Silvia Jop, hanno visto scorrere tanto cinema italiano votato all’indagine del reale. Dall’altro, gli spazi delle Giornate si sono tinti di attività votate all’approfondimento e alla formazione: dal Premio Bookciak, Azione! ai Focus SIAE sulla nuova serialità, dai Talk MUBI sulle voci italiane contemporanee alle masterclass organizzate con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, passando per i panel della Sardegna Film Commission, la ripresa del progetto 100+1 e gli incontri promossi da ANAC (la mostra L’onda lunga. Storia extra-ordinaria di un’associazione e l’incontro Ad occhi aperti: scuola e cinema atto secondo ) e 100autori (l’incontro Gender Equality e Pari opportunità).
L’hotel Excelsior e le sue magnifiche sale (lo Spazio della Regione del Veneto, l’Italian Pavilion e lo spazio Fondazione Ente dello Spettacolo) sono state ancora una volta protagoniste dei partecipati incontri Miu Miu Women’s Tales, con le registe dei corti di quest’anno (Janicza Bravo e Carla Simon) e tante brillanti interpreti della creatività femminile (Natasha Lyonne, Kelsey Lu, Rachel Brosnahan, Alba Baptista, Raffey Cassidy, Quintessa Swindell, Lili Reinhart, Yasmin Finney, Emma Appleton).
Nei dieci giorni della Mostra si sono alternati alle Giornate tanti altri ospiti internazionali che hanno rappresentato i loro film o partecipato a masterclass e incontri con il pubblico del Lido. Tra questi, attori e registi del calibro di Céline Sciamma, Mark Cousins, Stefania Sandrelli, Salvatore Mereu, Roberta Torre, Bob Odenkirk, Paola Randi, Rosy McEwen, Selene Caramazza, Daniele Ciprì, Brando Pacitto, Stella Mastrantonio, Martina Gatti, Paolo Rossi, Sébastien Lifshitz. Tra omaggi, premi e proiezioni speciali abbiamo conosciuto faccia a faccia maestri del cinema internazionale come Artavazd Pelechian, Nanni Moretti, Edgar Reitz, Gianni Amelio, Alessandro Camon e Abel Ferrara (in concorso con Padre Pio).
Questo è stato anche l’anno dell’approdo delle Giornate su LinkedIn e TikTok, social che amplificano e diversificano il target di una manifestazione sempre più rivolta ai giovani e ai professionisti, capace di intercettare un pubblico trasversale e diversificato da quello della Mostra, come dimostra il seguito sul web: nell’ultimo mese sono state 37mila le interazioni con i post su Facebook, 26mila gli account raggiunti su Instagram, 226mila le visualizzazioni su YouTube e 84mila quelle su Twitter, oltre 60mila le riproduzioni dei video su TikTok con un pubblico di mille nuovi follower. A dimostrazione che, con l’ausilio di strategie di comunicazione ibride, i festival possono fare propria la lezione appresa durante la pandemia ed espandere i propri orizzonti supportati da strumenti come i video, le dirette streaming e la sala web di MYmovies.
«In tutta la Mostra di quest’anno – commenta Giorgio Gosetti, delegato generale –, si è respirata un’aria di festa e di vivacità giovane che restituisce senso al rito del festival. Sperare che questo spirito esca dal Lido e contagi le sale forse non è un sogno e per questo lavoriamo tutti nella certezza che i talenti promossi da un festival possano diventare patrimonio comune di chi ama il cinema. Le Giornate adesso si preparano per il ventennale con la consapevolezza di avere un posto e un valore immediatamente riconoscibili per autori e spettatori».
«Il viaggio di questa 19a edizione – dice Gaia Furrer, direttrice artistica –, ci ha veramente portati sulla Luna. Attraverso i film presentanti quest’anno, seduti idealmente tra i crateri del nostro satellite, abbiamo avuto modo di vedere la Terra e le nostre vite da una prospettiva diversa, più chiara, quella del racconto e del tempo, che mette in ordine le cose e ci consente di comprenderle a fondo. Le parole dei protagonisti che abbiamo avuto nostri ospiti, tra eccellenti habitué della Mostra e prime volte, tra ospiti internazionali e tantissimi italiani, ci hanno aiutati a comprendere il senso profondo, intimo di una selezione che tra passato e futuro è riuscita a raccontarci il presente. Siamo orgogliosi di aver condiviso con voi questo “salto” nello spazio e non vediamo l’ora di imbarcarci nella prossima avventura».