12/09/2021

L'arte del mediatore

di Wanda De Rosa

La seconda masterclass di giovedì con Albertine Lastera è stata una vera fucina d'idee nella quale la montatrice ha condiviso le sue esperienze con gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia. Con un bagaglio di esperienze sublimi, tra cui la storica collaborazione con Abdellatif Kechiche (La vita di Adele) e quella più recente con Yvan Attal (Les choses humaines), Lastera ha disegnato un ritratto della professione emozionale ed eclettico. 

Il montaggio è l'arte del mediatore. Ogni autore si approccia ai film in modo diverso, eppure l'editor non deve essere un camaleonte che si mischia e confonde con il regista, ma svolge un ruolo quasi filologico per far emergere il "non detto" dalle immagini. Lastera ha specificato che non importa parlare di regole quanto di sensibilità. Il montatore deve affinare i propri sensi in modo da poter percepire le emozioni fondamentali della scena, le stesse che poi fanno fuoriuscire il senso, la vera anima del film. L'editor, inoltre, non è solo un addetto ai lavori, ma è anche lo "spettatore zero" il primo a provare la gioia e la sorpresa di trovarsi di fronte al film finito. 

In equilibrio tra arte e tecnica, descrivere la figura dell'editor è indubbiamente difficile. Questo mestiere sarebbe da mostrare, in quanto prende vita dalle immagini, dal ritmo, dalle pause, dai silenzi. Ne è un esempio una scena di La vita di Adele nella quale la protagonista mangia con la sua famiglia. Qui l'azione è irrilevante, al montatore spetta il compito di guidare lo spettatore verso le emozioni inespresse focalizzandosi sui silenzi e gli sguardi, ed è quello che Lastera ha voluto esprimere in accordo con Kechiche.

È proprio la relazione e la tensione tra regista ed editor che guida le domande degli studenti, alle quali Lastera risponde con un semplice suggerimento: è importante stabilire una connessione e non evitare il contrasto. Come per le buone storie, il confronto è la chiave anche del rapporto tra regista ed editor, per favorire la crescita creativa e realizzare film che superino ogni aspettativa.