06/09/2021

Alla ricerca della complessità

di Emanuele Genna e Chiara Bardella

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto presso l'Italian Pavilion dell'hotel Excelsior, la seconda conversazione della serie Miu Miu Women's Tales. A presiedere, in veste di moderatrice, è stata la giornalista Penny Martin che per l'occasione ha dialogato con le due attrici Ciara Bravo (nota al grande pubblico per la parte di Katie Knight nella serie tv Big Time Rush) e Patricia Allison (alias Ola Nyman nella serie tv Sex Education targata Netflix).

Alle due interlocutrici è stato chiesto inizialmente come fossero venute a conoscenza dei cortometraggi realizzati da Miu Miu. Bravo ha dichiarato di amare i prodotti girati da cineaste donne. Il lavoro svolto da Miu Miu, sempre secondo l'attrice di Red Band Society, è imprescindibile perché riporta al centro la figura femminile in un mondo, quello dello spettacolo, in cui spesso non riesce a emergere a sufficienza. L'attenzione, poi, si è spostata sulla tematica delle sceneggiature e di come molto spesso i personaggi femminili che le attrici si trovano a interpretare, siano scritti da uomini che, per quanto possano fare uno sforzo empatico, non saranno mai in grado di designare un quadro psicologico femminile tridimensionale al pari di un'autrice donna.

Proseguendo si è parlato anche delle linee guida, divenute finalmente norma nell'industria, per garantire la sicurezza e la consensualità durante le scene che simulano l'intimità sessuale, attutendone la possibile sopraffazione che spesso può essere vissuta sul set. Inoltre, è stata sottolineata la crescente importanza che i ruoli principali al femminile stanno assumendo nel mondo delle piattaforme, un 42% di presenze a battere il 27% della televisione via cavo. Questo elemento statistico testimonia le nuove opportunità sia per le attrici di rappresentare personaggi complessi e moderni, sia per il pubblico femminile, di potersi immedesimare e di trovare una significativa e immediata rappresentanza nelle storie narrate. Questo perché, secondo Bravo, il nuovo campo dello streaming non ha ancora ruoli consolidati, perciò può offrire la libertà di muoversi e creare nuove strade in un ambiente che supporta la presenza femminile.

L'incontro si è poi concluso con il desiderio delle attrici di vedere sullo schermo un maggior numero di storie con personaggi femminili complessi, rappresentati in maniera onesta e limpida, come percorso necessario verso una nuova equità.