03/09/2021

Due generazioni del cinema a confronto


Dopo aver annunciato il doppio riconoscimento al talento creativoElisa Fuksas per il film Senza fine e a Francesco Lettieri per Lovely Boy, SIAE raddoppia anche il Premio alla carriera, quest'anno conferito eccezionalmente a due protagonisti del cinema italiano, chiamati a raccogliere il testimone di Ferzan Özpetek: Stefano Sollima e Francesco Maselli.

Autore di cortometraggi nell'immediato dopoguerra e diplomato nel 1949 al Centro Sperimentale, Citto Maselli ha collaborato con autori come Luigi Chiarini, Michelangelo Antonioni, Giorgio Bassani, Luchino Visconti e Cesare Zavattini, ha scritto personaggi che avevano il volto di Anna Magnani, Lucia Bosè, Gian Maria Volonté, Monica Vitti, Claudia Cardinale, Tomas Milian e Rock Hudson tra gli altri. Proprio a Venezia iniziava la sua lunga carriera internazionale nel 1955 con Gli sbandati, per poi curare, alcuni anni dopo, la regia de Il trovatore al Teatro La Fenice, che sigilla la sua passione per la lirica.

Citto Maselli è un simbolo per il cinema politico italiano ma ha saputo anche indagare altri generi - dalla commedia al thriller - per poi scrivere e dirigere opere intime, storie personali le cui protagoniste sono spesso figure femminili per le quali ha portato sul grande schermo attrici come Nastassja Kinski, Ornella Muti, Valeria Golino. Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal 2006 (titolo conferitogli dal Presidente Giorgio Napolitano), come  regista e sceneggiatore da sempre impegnato anche nelle grandi battaglie degli autori, dalla guida dell'ANAC per tre decenni alla fondazione della Federation Européenne des Réalisateurs de l'Audiovisuel, fino alla fondazione delle Giornate degli Autori nel 2004.

La SIAE ha motivato così il premio:
«Partito al fianco di Michelangelo Antonioni, Citto Maselli ha attraversato - lasciando un'impronta personale, politica, culturale e sociale - il cinema, il teatro e la televisione, lavorando con i più grandi, da Zavattini a Visconti. Omaggiato quest'anno anche dalla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, dove più volte è stato applaudito protagonista, è stato ed è testimone di una rivoluzione che oggi come allora considera necessaria, per il cinema e per il Paese. Fondamentale inoltre il suo ruolo a capo dell'Associazione Nazionale Autori Cinematografici».

«Da sempre ho considerato la SIAE una realtà di particolare importanza e un presidio della creatività degli autori - ha dichiarato Maselli -. Dunque per me è  un premio particolarmente importante di cui sono davvero onorato».

Accanto a una figura così importante per la tradizione italiana, c'è un autore come Stefano Sollima che rappresenta l'evoluzione dell'audiovisivo italiano del ventunesimo secolo. Il cinema politico della tradizione che si trasforma in cronaca contemporanea, per amplificarne lo spirito di denuncia sul grande schermo, nella serialità e sulle piattaforme di streaming. Con le serie Romanzo Criminale Gomorra ha conquistato le platee internazionali.

ACAB - All Cops Are Bastards è stato il suo esordio nel lungometraggio seguito dal successo di Suburra fino a due recenti exploit hollywoodiani. Con il primo di questi (Soldado, 2018) eredita il sequel della saga del regista Premio Oscar, Denis Villeneuve, e dirige attori del calibro di Benicio Del Toro; nel secondo - Senza rimorso, uscito quest'anno - torna all'adattamento di un libro, misurandosi con la penna dell'americano Tom Clancy e ai temi che sono da sempre congeniali al suo raccontare per immagini: spionaggio, inchiesta, politica e crimine. Presto sarà impegnato in un nuovo progetto internazionale per il cinema riprendendo un soggetto caro a Sergio Leone: "Colt".

La SIAE ha motivato così il premio:
«Il suo nome è arrivato al successo nazionale per serie diventate di culto come Romanzo Criminale e Gomorra, e con i film Suburra e ACAB - All Cops Are Bastards. Stefano Sollima è cresciuto professionalmente sul set dei film del padre Sergio, e da autodidatta ha imparato a raccontare le dinamiche socioculturali con particolare realismo e disinvoltura di linguaggi, sapendo comunicare trasversalmente con tutte le generazioni di spettatori».

«Negli anni passati molti amici e colleghi che stimo hanno ricevuto lo stesso premio ed è un onore per me poter affiancare questa meravigliosa compagnia di artisti - ha dichiarato Sollima -. Per questo Premio, e per l'impegno che mette nella protezione dell'atto creativo, ringrazio profondamente la SIAE, ANAC e 100autori che organizzano le Giornate degli Autori».

La consegna del riconoscimento a Stefano Sollima e Citto Maselli avverrà in Sala Perla rispettivamente sabato 4 settembre, alle ore 11.30, e mercoledì 8 settembre, alle ore 10.00.