Inaugurata la mostra dedicata ai grandi cartelloni cinematografici realizzati tra gli anni Quaranta e Settanta del secolo scorso. Un articolo di Giuseppe Calanna
Ieri alle Giornate degli Autori è stata presentata in Sala Laguna la mostra Manifesti da salvare a cura di Luca Siano.
Un’esposizione amarcord che spazia dagli anni Quaranta ai Settanta, con venti manifesti di pellicole selezionati dalla lista dei «100 film italiani da salvare», lanciata durante l’edizione 2006 delle Giornate degli Autori. Lo scopo della mostra è di salvaguardare e omaggiare i grandi cartellonisti del passato, tra cui spiccano nomi del calibro di Sandro Biazzi, Sandro Symeoni e Piero Ermanno Iaia.
Un mondo tutto da scoprire quello della cartellonistica, con veri e propri artigiani intenti ogni volta a inventare nuove tipologie di caratteri e sperimentando tecniche di collage all’avanguardia.
«Ogni manifesto allude, nella fissità di un’immagine, a una storia, alla profondità dei sentimenti». Così si è espresso Fabio Ferzetti e il pensiero va immediatamente al manifesto del film Banditi a Milano di Carlo Lizzani. Un’opera in cui sia il pathos che il mistero emergono dalla composizione vigorosamente.
L’esposizione rimarrà gratuita fino al termine del Festival, sempre in Sala Laguna alla Casa degli Autori, il tutto per celebrare quella che Stefano Muroni ha definito: «L’arte più vista del Novecento».