
Concorso 2025
PAST FUTURE CONTINUOUSGLI UCCELLI DEL MONTE QAF
Press/Industry
Pubblico, tutti gli accrediti
Segue Q&A
anticipato da
Premio SIAE al Talento Creativo
fotografia
Mohamad Hadadi
montaggio
Solmaz Eftekhari
musica
Christophe Rezai
suono
Ensieh Maleki
produzioni
Fifi Film
Antipode Films
Zalab Film
con Rai Cinema
produttori
Firouzeh Khosrovani
Fabien Greenberg
Bard Kjøge Rønning
Andrea Segre
Giulia Campagna
con il supporto di
Norwegian Film Institute
Fritt Ord
ZDF/ARTE
Visions Sud Est
Kulturdirektoratet
Viken Filmsenter
Stichting Connected Foundation
IDFA Bertha Fund
TorinoFilmLab, con il supporto di Creative Europe – MEDIA Programme of the European Union
vendite internazionali
Taskovski Films
www.taskovskifilms.com
sales@taskovskifilms.com
distribuzione italiana
Zalab Film
www.zalab.org
distribuzione@zalab.org
ufficio stampa italiano
Boom PR
Lucrezia Viti
www.boompr.it
info@boompr.it
Iran, 1979. La rivoluzione ha trionfato e gli amici attivisti di Maryam sono stati incarcerati o giustiziati. La sua famiglia decide di metterla in salvo ad ogni costo. All’età di vent’anni, perciò, Maryam attraversa il confine montuoso tra Iran e Turchia, avvolta da una pelle di pecora, mimetizzata in un gregge. Lascerà l’Iran per non farvi più ritorno. Con l’aiuto dei suoi amici, Maryam fa installare videocamere di sorveglianza nella casa dei genitori. Così, dalla nuova dimora negli Stati Uniti, può vedere le sue origini su uno schermo. Una soluzione precaria. Perché ogni volta che cade la Rete in Iran, non è più possibile ricevere le immagini. Passato e presente si mescolano e si confondono. Una storia poetica e toccante sull’esilio, sulla memoria e sui legami nascosti con i luoghi nei quali non è più possibile tornare. Posti che possiamo visitare solo attraverso i sogni, la tecnologia e la nostalgia.

Morteza Ahmadvand
2025 Past Future Continuous (doc)
2015 Becoming (cm)
2012 Cube (cm)
2011 Untitled (cm)
2010 Life (cm)
2009 Flight (cm)

Firouzeh Khosrovani
2025 Past Future Continuous (doc)
2020 Radiograph of a Family (doc)
2014 Fest of Duty (mm)
2014 Profession: Documentarist (film collettivo)
2012 Archivio a Oriente (mm, film collettivo)
2011 Espelho Meu (mm, film collettivo)
2010 A Thousand and One Irans (mm)
2007 Rough Cut (cm)
2004 Life Train (cm)
«Past Future Continuous si ispira alle esperienze personali di amici e famigliari che hanno lasciato l’Iran alla ricerca di una nuova vita. Se quasi tutti gli iraniani rimasti nel paese, prima o poi, hanno preso in considerazione l’idea di partire, una parte di quelli che sono riusciti a emigrare, hanno espresso il desiderio di tornare in patria. Past Future Continuous sposta l’attenzione dall’atto del partire a ciò che si lascia indietro, la casa, la terra. Luoghi che col tempo si svuotano. Il film riflette sulla silenziosa perdita di legami, sul calore sbiadito di questi spazi e sull’amore duraturo che sopravvive nonostante la distanza». (Morteza Ahmadvand, Firouzeh Khosrovani)
Morteza Ahmadvand è un artista multimediale e regista, nato a Khorramabad, in Iran. Ha conseguito un master in pittura presso l’Università di Teheran. Dopo essersi formato come artista (oltre alla pittura, anche la scultura), ha virato verso la video-arte e la video-installazione, pratiche nelle quali sono visibili le tracce dei suoi precedenti studi. Negli ultimi dieci anni, il suo lavoro ha esplorato l’intersezione tra arte visiva e cinema, affrontando temi come l’identità, la memoria e la coesistenza culturale. La video-installazione Flight fa parte della collezione permanente del Centro Pompidou di Parigi. Mentre la video-installazione Becoming è stata presentata alla Biennale di Venezia 2019 come parte della mostra collettiva «The Spark Is You». Nel 2020 è stato il direttore artistico di Radiograph of a Family.
Firouzeh Khosrovani, nata a Teheran, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2002. Tornata in Iran, ha conseguito un master in giornalismo e ha scritto per diversi quotidiani e riviste italiane. La sua carriera cinematografica è iniziata nel 2004 con il corto Life Train. Tre anni dopo, ha diretto Rough Cut, un documentario sui manichini mutilati nelle vetrine di Teheran, che ha vinto tredici premi internazionali. La video-installazione Cutting Off del 2008 è stata esposta alla Triennale di Milano. Nel 2010 ha diretto A Thousand and One Irans, un lavoro che esplora la percezione dell’Iran all’estero. Ha partecipato a film collettivi internazionali, tra cui Espelho Meu (2011) e Archivio a Oriente (2012), prodotto da Asiatica Film Mediale e Istituto Luce. Nel 2014 ha diretto un episodio del film collettivo iraniano Profession: Documentarista. Nello stesso anno, con Fest of Duty ha esplorato una cerimonia religiosa che introduce bambine di nove anni al credo islamico. Con Radiograph of a Family (2020) ha vinto numerosi premi, tra cui due all’IDFA. Nel 2022 è diventata membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.