Notti Veneziane 2024
DESERT SUITE
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Press, Industry
V.O. sub IT
Segue Q&A
Prenotazione obbligatoria su giornatedegliautori.com
fotografia
Fabrizio Ferraro
montaggio
Fabrizio Ferraro
musica
Emiliano Marrocchi
suono
Simone Frati
scenografia
Federica Formaggi
Carmela Lavorato
costumi
Federica Formaggi
Carmela Lavorato
interpreti
Gianmaria D’Alessandro
(Jimmy)
Rachele Roggi
(Prima ragazza)
Cécile Delamere
(Seconda ragazza)
Francesco Pesci
(Francesco, vignaiolo)
Manuel Di Vecchi Staraz
(Manuel, vignaiolo)
Ullamp
(Ullamp, il mulo)
Marco Fellini
(Pusher)
Antonio Sinisi
(Musicista)
Arnaud Theiry
(Bracciante)
Robin Celayes
(Bracciante)
produttori
Ottavia Fragnito
Fabrizio Ferraro
Fabio Parente
co-produttori
Marcello Fagiani
Antonio Sinisi
produttori associati
Lluís Miñarro
Felice D’Agostino
produzione
Boudu
co-produzione
Limen Shine
in collaborazione con
Virages Films Paris
in associazione con
Eddie Saeta
vendite internazionali e
distribuzione italiana
Boudu
boudu@boudu.it
www.boudufilm.net
ufficio stampa
internazionale e italiano
Graziella Travaglini
pressboudu@gmail.com
Un giovane uomo attraversa l’Europa in cerca di una nuova Itaca. Deluso dal proprio paese, passa dall’infruttuosa e arida vendemmia di Banyuls-sur-mer a un incontro seduttivo e melanconico con una giovane donna di Bruxelles, fino a rifugiarsi in una gelida suite di un grattacielo di Rotterdam. Qui, come un angelo sterminatore, mette in scena un macabro gioco fatto di stordimento digitale e droga.
2024 Desert suite
2023 Wanted
2022 I morti rimangono con la loro bocca aperta
2021 La veduta luminosa
2020 Checkpoint Berlin (doc)
2018 Les Unwanted de Europa
2017 Colossale sentimento (doc)
2016 SebastianO
2015 Wenn aus dem Himmel… (doc)
2013 Quattro notti di uno straniero
2011 Penultimo paesaggio
2010 Piano sul pianeta – malgrado tutto, coraggio Francesco!
2009 Je suis Simone – La condition ouvrière (doc)
2006/2008 Tetralogia di film-studio sull’amatorialità (doc)
«Caro Fabrizio, sono rimasto stupito dal tuo film. […] Mi affascina soprattutto la struttura verticale, dove per la prima volta il “basso” – gli dei tettonici, la terra, il vino, e persino il guardare in basso e il lavorare ingobbiti, come animali – è il superiore; mentre il superiore – il trentesimo piano di Rotterdam, le scale ascendenti, gli elicotteri e il sogno levitante della droga stessa – è il vero inferiore. Il film è terribile e dolorosamente senza speranza perché in questa grande Odissea verticale non c’è ritorno; Itaca, sotto forma di vigneti di Banyuls, ha cessato di esistere. Rimangono solo fumo e cenere. Non riesco a smettere di guardare Omero più e più volte nel film. […] E tutto il film è così, è un’iniziazione sul mistero dell’apparenza, dove l’apparenza sempre inganna». [da una lettere scritta dal regista Pablo Sigg]
Fabrizio Ferraro ha presentato la gran parte dei suoi film in festival europei come Berlinale, IFFR Rotterdam, Viennale, Festa del Cinema di Roma, Torino Film Festival, FidMarseille, Cinéma du Réel. Titoli che sono stati programmati nelle principali cineteche (Lisbona, Barcellona, Lubiana, ZKM, Museo del Cinema di Torino, Palazzo delle Esposizioni Roma). Tra il 2011 e il 2022 ha diretto otto lungometraggi di finzione e quattro documentari di creazione. Nel 2009 ha ricevuto la menzione speciale per Je suis Simone – La condition ouvrière al Torino Film Festival Ad ottobre 2021 la Viennale ha organizzato una retrospettiva a lui dedicate dal titolo: Cinematography. Thoughts and imagination. Nel 2023 ha vinto il Premio Speciale Gabbiano al Bellaria Film Festival. Desert Suite sviluppa una nuova serie di film (di cui fa parte Wanted) che si affianca al ciclo sugli Indesiderati (Unwanted) non ancora conclusa.