Concorso 2025

DAROON-E AMIR
INSIDE AMIR

Amir Azizi
Iran, 2025, 103', colore
Sceneggiatura: Amir Azizi
02 SETTEMBRE 11:00 - Sala Perla
Press/Industry
04 SETTEMBRE 16:30 - Sala Perla
Pubblico, tutti gli accrediti
Segue Q&A
06 SETTEMBRE 19:15 - Sala Corinto
Pubblico, tutti gli accrediti

fotografia
Ali Ehsani
montaggio
Amir Azizi
musica
Delaram Kamareh

suono
Omid Karim
scenografia
Sarah Gerami
costumi
Sarah Gerami

interpreti
Amirhossein Hosseini (Amir)
Nader Pourmahin (Nader)
Hadis Nazari (Tara)
Nariman Farrokhi
(Nariman)
Pirouz Nemati (Pirouz)
Sohrab Mahdavi (Zio)
Elham Azizi (Madre)
Sajjad Hamidian
 (Ciclista)
Delaram Kamareh
(Ragazza cantante)

produzione
Fog Films
produttori
Amir Azizi
Elham Azizi
Ali Azizi

contatto
Amir Azizi
fogfilms.az@gmail.com

Un giovane uomo a Teheran è sul punto di emigrare. Tra memorie sparse, conversazioni incompiute e giornate che scorrono lentamente, Amir si trova di fronte a una decisione che in realtà non ha ancora preso: andare o restare? L’unico oggetto dal quale non vuole separarsi è la sua bicicletta, compagna di viaggio per le strade della città e simbolo del sua esistenza. La data della partenza per raggiungere Tara, la fidanzata che ora vive in Italia, si avvicina. Intanto scopriamo che, anni prima, quella relazione lo trattenne da un viaggio familiare che finì in tragedia. Tara, per Amir, più di una compagna, rappresenta la vita che gli è stata concessa.

2025 Daroon-e Amir
2022 Home (doc)
2020 Two Dogs
2018 Wolf (doc)
2016 Nature and Cities of Iran (doc)
2015 Temporary
2010 Family Portrait (cm)
2009 Two Cold Meals for One Person (cm)
2007 The Idiot (cm)

«Il film oscilla tra passato e presente: amicizie, ansie notturne e una città alla quale il protagonista è ancora legato. Daroon-e Amir è una pacata meditazione sulla distanza emotiva tra il rimanere e l’andarsene, non su ciò che è giusto o sbagliato, bensì su quello che rimane irrisolto. Affonda le sue radici nell’esperienza personale, ma si esprime anche attraverso un linguaggio cinematografico universale. Ritrae un giovane uomo alla deriva in una città piena di ricordi, di solitudini e trasformazioni silenziose. Sono attratto dalla poesia della vita ordinaria, dai ritmi soffusi delle strade, dai corpi in movimento e da quei momenti che sembrano tranquilli e in realtà sono carichi di emozioni. Anziché concentrarsi sulla trama e sul dialogo, il film esplora la presenza, lo spazio e la vulnerabilità umana. Ho voluto osservare la realtà senza giudicarla o renderla spettacolare, con uno sguardo paziente che si affida alla sensibilità del pubblico. Il mio approccio evita gli slogan o il rumore drammatico, cercando invece una chiarezza emotiva più profonda. Daroon-e Amir non riflette sul fenomeno della migrazione, sull’identità o sulla politica: è una storia umana di qualcuno che cerca di rimanere a galla. Se un film è onesto, anche nell’immobilismo, è possibile connettersi profondamente». (Amir Azizi)

Amir Azizi (Ahvaz, Iran, 1984) ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 2003. Ha lavorato come assistente alla regia con autori come Kianoush Ayari e Rakhshan Banietemad. Ha diretto diversi cortometraggi, tra cui: The Idiot (2007), Two Cold Meals for One Person (2009) e Family Portrait (2010), selezionati in festival nazionali e internazionali. I suoi documentari, Nature and Cities of Iran (2013), Wolf (2018) e Home (2022) sono incentrati su temi locali e ambientali e hanno ricevuto il plauso della critica. Il suo primo lungometraggio, Temporary (2015), è stato presentato al Festival di Pechino e al Med Film Festival di Roma, vincendo il Premio speciale della giuria. Two Dogs (2020), ha partecipato al concorso di Varsavia ed è stato premiato a Bangalore e in altri festival.

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