Concorso 2024
ALPHA.
Press, Industry
Pubblico, tutti gli accrediti
Segue Q&A
Pubblico, tutti gli accrediti
fotografia
Douwe Hennink, NSC
montaggio
Sander Vos, NCE
Eline Bakker
musica
Ella van der Woude
suono
Vincent Sinceretti
scenografia
Miha Knific
costumi
Anne-Sophie Raemy
interpreti
Reinout Scholten van Aschat (Rein)
Gijs Scholten van Aschat (Gijs)
Pia Amofa (Laura)
Julien Genoud (Julien)
Daria Fuchs (Anna)
Pia Nikolić (Priska)
Kaija Lederberger
(Pilota dell’elicottero)
produttore
Frank Hoeve
co-produttori
Magdalena Welter
Louis Mataré
Jožko Rutar
Miha Černec
Martien Vlietman
produzione
BALDR Film
co-produzioni
Lomotion
Staragara
in collaborazione con
VPRO
SRF
Blu
con il supporto di
Netherlands Film Fund
Netherlands Film Production Incentive
CoBO
Slovenian Film Centre / Ministery of Culture of Slovenia
Federal Office of Culture (FOC)
Creative Europe Media
Burgermeinde Bern
ufficio stampa internazionale
Mirjam Wiekenkamp
mirjam@noisefilmpr.com
www.noisefilmpr.com
Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando l’invadente padre gli fa visita. Gijs è l’indiscusso protagonista di un’escursione sugli sci. Sa essere affascinante con tutti e, inoltre, inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata di Rein, togliendo spazio al figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Perciò, trascina il padre lontano dal gruppo. I due proseguono la loro escursione da soli. La tensione è palpabile. Gijs si sente sempre più a disagio su un terreno così ripido e pericoloso, ma Rein, nonostante le suppliche del padre, lo costringe a salire fino alla cima. Improvvisamente, la natura si scatena violentemente, trasformando la loro meschina lotta per il potere, in una prova di sopravvivenza.
2024 Alpha.
2014 Atlantic.
2006 Nu.
«Alpha. è un film sul carattere mutevole della mascolinità nella società contemporanea. Spoglia lentamente un padre e un figlio dei loro privilegi occidentali moderni, della tecnologia, dei rancori personali e del loro ego, lasciandoli nudi di fronte alla natura. Il film inizia nel caotico ambiente di una stazione sciistica, ma la storia culmina nelle silenziose, gelide e spietate distese di neve e nelle pareti rocciose delle Alpi. Inizialmente ripresi con inquadrature fisse, accompagnate da suoni meccanici e musica nevrotica, i due uomini avvertono un fastidio reciproco, oltre a essere a disagio con l’ambiente circostante. Man mano che il loro cammino procede verso la cima, però, le cose iniziano a fluire sempre di più; la macchina da presa si muove più liberamente e quei precedenti suoni cedono il posto alla musica delle montagne e al silenzio della natura». (Jan-Willem van Ewijk)
Jan-Willem van Ewijk (conosciuto dagli amici come “JW”) ha lavorato come progettista di aeroplani e per banche d’investimento, prima di inseguire il sogno di fare cinema. Nel 2006, ha scritto, diretto, montato e interpretato insieme a ex colleghi bancari, amici e famigliari, il suo primo lungometraggio Nu., menzione speciale come miglior opera prima al Dutch Film Festival. Dopo otto anni, Atlantic., un film su un windsurfista marocchino, è stato selezionato al Sundance Writer’s Lab e presentato in anteprima al Festival di Toronto. Dopo la pandemia, ha girato due lungometraggi in parallelo: l’ancora inedito Pacifica, su un padre che perde la figlia adolescente in una sparatoria, e Alpha.