Il filmmaker catalano sarà protagonista di un incontro aperto al pubblico in Sala Laguna giovedì 4 settembre alle ore 12.00. La foto è di Marvin Ruppert
Albert Serra riceverà il premio «Le vie dell’immagine», giunto alla terza edizione e assegnato da Cinematografo in accordo con Giornate degli Autori. Il riconoscimento è dedicato agli artisti capaci di attraversare i diversi linguaggi visivi. Dopo Shirin Neshat e Marjane Satrapi, il premio viene assegnato ad Albert Serra, un autore che più di altri ha messo in crisi i confini, facendone un territorio di rivelazione e che ha eletto a cardine della propria opera, la ricerca formale, il rischio e la libertà espressiva.
Dai primi lavori, Honor de cavalleria e Birdsong fino a titoli come Història de la meva mort, La mort de Louis XIV, Liberté, Pacifiction e il più recente Tardes de soledad (l’otto settembre, grazie a Movies Inspired, nelle sale italiane col titolo Pomeriggi di solitudine), Serra ha sviluppato un cinema che interroga la storia, i miti e il presente, attraverso uno sguardo radicale e innovativo. La sua attività si muove tra cinema, installazioni e performance, con progetti come dOCUMENTA, presentati in contesti internazionali e nei principali musei europei. La sua poetica si distingue per l’attenzione al tempo, ai corpi e ai dettagli, elementi che diventano strumenti di conoscenza e riflessione.
Il premio «Le vie dell’immagine» 2025 ad Albert Serra riconosce l’originalità di un percorso che ha saputo ampliare i confini del linguaggio cinematografico e visivo. La cerimonia di consegna si terrà il 4 settembre alle ore 12.00 presso la Sala Laguna e sarà seguita da un imperdibile incontro con l’autore, moderato da Marcos Uzal, redattore capo dei «Cahiers du Cinéma». La collaborazione tra Cinematografo e Giornate degli Autori rafforza il dialogo tra cinema e arti visive, valorizzandone il ruolo nel panorama culturale contemporaneo. La cerimonia di premiazione sarà al tempo stesso occasione di riflessione e momento di celebrazione, dedicato all’incontro tra linguaggi e forme espressive diverse. Il premio è realizzato e donato da Pianegonda.
Albert Serra (Banyoles, 1975) arriva alla regia nel 2003 con Crespià, the Film not the Village, ritratto di un villaggio catalano in estate, a cui fanno seguito Honor de cavalleria (2006) e El cant dels ocells (2008), nei quali rilegge il Don Chisciotte della Mancia e la storia della Natività. Nel 2010 realizza Els noms de Crist, una serie televisiva in quattordici episodi, commissionata dal MACBA di Barcellona. El Senyor ha fet en mi meravelles (2011), una sorta di making-of di un film che non esiste, precede Història de la meva mort (2013), rivisitazione del mito di Casanova – che si incontra con quello di Dracula – e vincitore del Pardo d’Oro al Festival di Locarno. Nel 2015 firma un’installazione della durata di 780 minuti sulle origini del Sacro (Singularity), proiettata come evento collaterale alla 56ª Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2016 realizza La Mort de Louis XIV, interpretato, tra gli altri, da Jean-Pierre Léaud, a cui segue Roi Soleil (2018). Nel 2019 presenta a Cannes Liberté, con cui vince il Premio Speciale della Giuria. Nel 2022 è di nuovo a Cannes nel concorso ufficiale con Pacifiction – Tourment sur les îles. Tardes de soledad, presentato al Festival di San Sebastián, ha vinto la Concha de Oro per il miglior film.