Dieci titoli in concorso, 1 film di chiusura fuori concorso, 5 eventi speciali e 3 cortometraggi, nove Notti Veneziane, un ricordo di Emidio Greco e un altro dedicato alla Napoli di Gaetano Di Vaio ed Enzo Moscato. Un nuovo spazio tra parole e immagini, intitolato Confronti. Infine il saluto, insieme alla Mostra e alla SIC, a Massimo Troisi

Capitolo Uno: Siamo arrivati a una nuova edizione delle Giornate, la ventunesima, e l’orgoglio per ciò che abbiamo alle spalle si mescola all’adrenalina della nuova sfida…
No, troppo retorico e presuntuoso. E se poi i risultati non sono pari alle attese? Meglio stare prudenti.

Capitolo Uno: Le due associazioni italiane degli autori portano a Venezia la voce della creatività e della novità; ancora una volta le Giornate degli Autori si offrono al pubblico come il «sale» della Mostra…
Ma ti pare? Quella definizione è ormai antica. Se abbiamo successo, sarà a vantaggio di tutta Venezia. Più incisivo!

Capitolo Uno: La XXI edizione delle Giornate degli Autori, sezione indipendente promossa da ANAC e 100autori, si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica…
Ancora? Conosciamo già la canzone. Non riesci proprio a essere meno convenzionale?  Ok, proviamo!
(Liberamente ispirato da Manhattan di Woody Allen. Peccato che qui manchi una Rhapsody in Blue)

Giornate degli Autori 2024, XXI edizione: 10 titoli in concorso, 1 film di chiusura fuori concorso, 5 eventi speciali e 3 cortometraggi (due per il progetto Women’s Tales e uno in omaggio alla vincitrice delle Giornate nel 2022), tutti in anteprima mondiale in Sala Perla in accordo con la Mostra. 9 Notti Veneziane in Sala Laguna, i lungometraggi tra finzione e documentario dello spazio off realizzato in collaborazione con Isola Edipo; un ricordo di Emidio Greco (cofondatore della nostra sezione) a cinquant’anni dal suo esordio con L’invenzione di Morel nel 1974 e un altro dedicato alla Napoli di Gaetano Di Vaio ed Enzo Moscato con Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano. Un nuovo spazio tra parole e immagini, intitolato Confronti, è dedicato a temi e storie che raccontano la memoria e il futuro del nostro mondo. Infine il saluto di tutta Venezia (insieme alla Mostra e alla SIC) a Massimo Troisi, trent’anni dopo la prima mondiale del suo ultimo capolavoro, Il postino. Nel concorso figurano 5 opere prime e 13 sono i lavori firmati da registe nella selezione ufficiale (5 in concorso e 8 negli eventi fuori concorso). Altre 5 registe partecipano alle Notti Veneziane, dove tutti i film sono presentati in prima mondiale e Quasi a casa di Carolina Pavone (film inaugurale) è anche un debutto corale. Nel programma sono ben 27 le nazionalità rappresentate e per la prima volta figura la Repubblica Dominicana. Nel 2024 sono stati visionati 1.260 film, tra submission e visioni nei maggiori festival e mercati. 

Il viaggio proposto dal concorso delle Giornate porterà gli spettatori a volare sopra terre e realtà di tutto il mondo, senza  trascurare un’Europa mai come quest’anno aperta agli scambi culturali grazie alla forza delle coproduzioni. È proprio a questo sguardo dall’alto, sospeso sul filo sottile dell’utopia e della speranza, che si ispira l’immagine dell’anno firmata da Francesca Gastone. 

Come sempre le autentiche star delle Giornate degli Autori sono le autrici e gli autori che ci hanno regalato emozioni, visioni, scoperte. Non mancano protagonisti amati dalla grande comunità dei cinefili come i Fratelli Quay che ritornano al lungometraggio dopo vent’anni; come la musicista canadese Peaches raccontata intimamente da Marie Losier in un film che farà… letteralmente «rumore»; come Chiara Francini produttrice e protagonista di Coppia aperta quasi spalancata dal testo di Franca Rame, qui diretta da Federica Di Giacomo (già vincitrice alla sezione Orizzonti); come l’argentina Laura Citarella, scelta insieme a Miu Miu per il progetto Women’s Tales o Antonietta De Lillo, autrice e protagonista dell’ironico ritratto autobiografico L’occhio della gallina. Ma è facile scommettere che altri autori entreranno presto nel cuore di tutti gli appassionati come è avvenuto, nella nostra storia, per Xavier Beauvois, Emmanuel Mouret, Andrea Segre, Jean-Marc Vallée, Rahmin Bahrani, Uberto Pasolini, Denis Villeneuve, Edoardo De Angelis, Hiam Abbass, Ava DuVernay, Leyla Bouzid, Celia Rowlson-Hall, Dag Johan Haugerud, Josh e Benny Safdie… Senza contare i sei vincitori del Leone del Futuro – Premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima, usciti dalle Giornate.

Promosse da ANAC e 100autori, guidate da Francesco Ranieri Martinotti (Presidente) insieme a Giorgio Gosetti (Delegato generale) e Gaia Furrer (Direttrice artistica), le Giornate degli Autori, che dal 2004 collaborano con Fondazione La Biennale di Venezia, devono la loro autonomia al sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivi del MiC e alla SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Partner imprescindibili delle Giornate sono Miu Miu, con cui dal 2012 condividiamo l’ambizioso progetto Women’s Tales, Lavazza, che quest’anno farà il suo esordio in Casa degli Autori, Europa Cinemas e Cineuropa (per il decennale del GdA Director’s Award), Isola Edipo (con cui, tra l’altro, abbiamo riportato a nuova vita la Sala Laguna), Laguna Sud, I Wonderfull, QMI. Le Giornate collaborano inoltre con Bookciak, Azione! e il SNGCI per la giornata di pre-inaugurazione del 27 agosto; Ente dello Spettacolo, Cinematografo e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti per il Premio Le Vie dell’Immagine che verrà consegnato a Marjane Satrapi il 3 settembre; Ferrara Città del Cinema per la mostra dedicata all’artista e cartellonista Anselmo Ballester; Milano Film Network che in Casa degli Autori realizzerà una nuova edizione del workshop In Progress. Le rinnovate attività de “La Villa” (storica prima sede delle GdA) sono rese possibili grazie alla collaborazione con GIH-Giffoni Hub.

«L’ingresso delle Giornate degli Autori nel loro terzo decennio – dice Francesco Ranieri Martinotti – inorgoglisce tutti coloro che hanno contribuito alla loro fondazione e spinge anche a riflettere su quali siano stati in questi anni i punti di forza e le eventuali debolezze per capire come avviare un rinnovamento, mantenendo la coerenza con il passato. Una tale riflessione è il fulcro del mandato di presidenza che ho ricevuto dalle due associazioni promotrici, 100autori e ANAC. Un mandato che richiede una rinnovata responsabilità verso il cinema d’autore, per tutelarne l’indipendenza contro ogni tipo di censura e ogni altra forma di condizionamento. Le Giornate degli Autori sono nate nel 2004 per dare voce ai nuovi talenti e accompagnare la ricerca degli autori già affermati, offrire una vetrina idealmente diversa sulla scena di uno dei più grandi festival del mondo. È su questa scommessa che abbiamo costruito la nostra identità che intendiamo rilanciare in uno scenario cinematografico più complesso e fragile delle origini. L’indispensabile sostegno del Ministero della Cultura e della SIAE, nostri partner fin dalla prima edizione, mi appare la conferma di un percorso coerente e vitale che con lealtà la Biennale ha sempre condiviso, attribuendo alla nostra autonomia un valore aggiunto per tutta la Mostra. Il mio grazie va oggi a Gaia Furrer, a Giorgio Gosetti, al vice-presidente Giacomo Durzi, ai consiglieri e ai soci delle Giornate, al magnifico gruppo che ogni anno ne costruisce il progetto; mentre un ricordo intenso è per Andrea Purgatori: straordinario presidente, complice, amico».

«L’identità delle Giornate – aggiunge Giorgio Gosetti – non si costruisce soltanto con la ricerca e la presentazione di film e artisti originali. Dentro la Mostra di Venezia siamo un libero spazio di parole & immagini in cui ogni anno cerchiamo la bussola del presente, la visione del futuro, la memoria delle radici comuni. Per questo abbiamo varato lo spazio Confronti, dedicato proprio all’alterità della nostra proposta e inaugurato il 28 agosto da una voce inconfondibile e potente come quella di Tahar Ben Jelloun per ricordare come, senza la cultura e il rispetto della dignità dell’altro, non possa ritornare la pace in questo nostro lacerato mondo. A Confronti parleremo poi di diritti degli autori, censure e diversità, diritti dei più giovani, sogni e immigrazioni, intelligenza artificiale, ricerca della felicità, valore della memoria. Ma oltre alle parole proporremo immagini, storie, film perché il cinema sa mostrare e anticipare i temi che tessono le contraddizioni del nostro tempo».

«Una selezione rigorosa, asciutta e stilisticamente eclettica – anticipa Gaia Furrer – che mette al centro storie di persone, di relazioni, di incontri e di abbandoni. Che racconta di luoghi e di spazi che con la loro maestosità (dalle Alpi svizzere alle steppe mongole, dalle dune di sabbia colombiane alle isole tropicali) talvolta sovrastano gli affari degli umani. Racconti e testimonianze di un mondo in fiamme, dalla Russia o la Georgia alla Repubblica Dominicana e Haiti, e ancora dal Sudan all’Ucraina, al campo di profughi palestinesi a Beirut. Lotte contro l’autorità senza rinunciare alle leggerezze di individui che continuano ad amare, litigare, a mettersi insieme e a separarsi. Trovo importante sottolineare la presenza record di registe, sedici in tutto su un totale di venticinque titoli (oltre alle registe del progetto Miu Miu Women’s Tales). Soprattutto perché molte di loro hanno realizzato opere difficili in situazioni spesso non favorevoli, dove le barriere di genere sono tuttora molto solide».

Quest’edizione delle Giornate degli Autori è dedicata a Maria Teresa Pizzetti.