Tre appuntamenti per raccontare e valorizzare il talento e la creatività femminile. Articolo di Mirea Naldi

Il 31 agosto e il primo settembre si sono tenuti i tre appuntamenti di Miu Miu Women’s Tales, progetto che nasce dalla collaborazione artistica con Miu Miu – partner creativo delle Giornate degli Autori – per valorizzare il talento e la creatività femminile. Gli incontri sono stati ospitati nello Spazio Regione Veneto dell’Hotel Excelsior e moderati da Penny Martin.

Il primo appuntamento Scrivere fuori dagli schemi: Alice Diop e Joanna Hogg sulla narrazione tra i generi, ha visto protagoniste le registe dei cortometraggi Fragments for Venus e Autobiografia di una borsetta, invitate a esplorare le potenzialità narrative oltre le convenzioni di genere e forma.

Alice Diop ha raccontato da dove nasce l’ispirazione poetica per il suo corto Fragments for Venus, una riflessione sulla rappresentazione del corpo femminile nero nella storia dell’arte. Si ispira al poema Voyage of the Sable Venus di Robin Coste Lewis e reinterpreta con nuova sensibilità la visibilità della figura femminile nera. Joanna Hogg ha discusso del suo Autobiografia di una borsetta, raccontando la sua volontà di mettere in luce come un oggetto possa assumere voce e profondità narrativa.

L’incontro ha offerto una visione delle infinite possibilità del racconto cinematografico contemporaneo, attraverso due visioni diverse ma unite dall’intento comune di ridefinire il linguaggio e proporre forme alternative restituendo al racconto una nuova libertà espressiva.

Il secondo appuntamento, Racconti classici e rivisitazioni contemporanee: Emma Corrin e Maggie Gyllenhaal raccontano il passato per guardare avanti, ha messo al centro i nuovi progetti di queste due artiste che, con linguaggi differenti, riportano in vita storie senza tempo con uno sguardo radicalmente nuovo.

Emma Corrin – attrice britannica nota per il ruolo di Lady D. nella serie The Crown e testimonial del nuovo profumo di Miu Miu – ha raccontato il suo impegno nella nuova serie adattamento di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Corrin interpreterà la protagonista Elizabeth Bennet e promette di incarnare una femminilità moderna e libera dalle convenzioni sociali, in un racconto che affronta le tematiche di identità e inclusione.

Maggie Gyllenhaal – attrice e regista già premiata a Venezia nel 2021 per La figlia oscura (The Lost Daughter) – ha parlato del suo nuovo e attesissimo film The Bride!, che reinterpreta la figura de La moglie di Frankenstein in chiave musical. Gyllenhaal ha rivelato che il suo nuovo progetto si presenta come una rivisitazione musicale e radicale del mito, ambientata nella Chicago degli anni Trenta, che porta a riflessioni sociali sulla ribellione femminile.

Il dialogo tra Corrin e Gyllenhaal ha anche mostrato come i classici, se svincolati dalla tradizione, diventano potenti strumenti per narrare il presente.

Le conversazioni di Miu Miu Women’s Tales si sono concluse con il terzo incontro: La forza del carattere: Myha’La, Alisha Boe e Sarah Catherine Hook, creare performance che incollano allo schermo.

Myha’La, Boe e Hook sono tre giovani star della serialità televisiva statunitense e durante l’incontro hanno condiviso le loro riflessioni sull’arte di costruire personaggi femminili forti, attraverso le esperienze nei ruoli che le hanno rese famose al grande pubblico.

Myha’La – a Venezia anche per l’anteprima del film Dead Man’s Wire di Gus Van Sant – ha parlato del personaggio di Harper Stern nella serie Industry, che le è valso il titolo di Breakthrough Entertainer dell’Associated Press nel 2024, grazie alla sua capacità di rendere tridimensionale un personaggio complesso e ambizioso.

Alisha Boe ha invece riflettuto principalmente sul ruolo di Jessica Davis nella serie 13 Reasons Why, raccontando la complessità e l’importanza di rappresentare una violenza sessuale, che ha definito come «un’esperienza che le ha cambiato la vita», perché l’ha portata a connettersi con molte ragazze e donne che hanno vissuto fatti simili.

Infine, Sarah Catherine Hook ha discusso come i suoi ruoli principali nelle serie First Kill, Cruel Intentions e White Lotus, siano stati capaci di catturare il pubblico nell’era del binge-watching, tra generi e piattaforme diverse.

Un confronto, quest’ultimo, che ha messo in luce la forza di tre giovani attrici in grado di essere figure rappresentative della nuova generazione di talenti femminili del cinema e della serialità.