
Notti Veneziane 2025
TONI MIO PADRETONI, MY FATHER
fotografia
Stefano Savona
Christopher Gallo
montaggio
Ilaria Fraioli
musica
Giulia Tagliavia
suono
Marzia Cordò
produzioni
MIR Cinematografica
Videa Spa
Mediaart
Home Movies
AAMOD
produttori
Francesco Virga
Traudi Messini
Fedele Giubitosi
Sandro Parenzo
Carlotta Cerquetti
Anna Negri
in collaborazione con
Home Movies Archivio Nazionale del Film di Famiglia
distribuzione italiana
Wanted
www.wantedcinema.eu
ufficio stampa italiano
Kinoweb
www.kinoweb.it
redazione@kinoweb.it
Quando Anna aveva quattordici anni, suo padre è stato arrestato e accusato di essere il capo occulto del terrorismo italiano, accuse da cui anni dopo è stato prosciolto. Dopo quattro anni di prigione e quindici di esilio, Toni Negri è diventato un pensatore di fama mondiale, e il suo arresto solo un capitolo di una vita fuori dal comune. Ma per Anna, questa storia ha lasciato un’impronta indelebile. Il film diventa così il racconto delle ferite di due generazioni, insieme intime e collettive. Anna e Toni si ritrovano a Venezia, entrambi di fronte alla macchina da presa, filmati da un amico. Toni sa che vede questa città per l’ultima volta, morirà sei mesi dopo, e Anna, che non ha mai vissuto con lui da quando è stato arrestato, lo accompagna cercando di recuperare il tempo perduto. È in questa nuova dimensione di viaggio e di reciproca scoperta, che ridotti a pochi gesti e a parole essenziali vediamo sciogliersi gli ultimi nodi, i dubbi, i significati di due vite tanto complesse.

2025 Toni, mio padre (doc)
2015 Fuori (cm)
2008 Riprendimi
2007 Il était une fois à Essaouira (mm)
1999 In principio erano le mutande
1996 Dear Mum (doc)
1995 No Vat (cm)
1993 All at Sea (cm)
1993 Snow (cm)
1992 Car-Wash-Love (cm)
1991 Emma (cm)
1990 Last Fair Deal Gone Down (cm)
«Toni, mio padre è un film molto personale, biografico e autobiografico, in cui il presente veneziano, girato da Stefano Savona, si intreccia con interviste, film di famiglia, fotografie e i miei filmati in Super8, girati dai sedici anni in poi. Questi materiali montati da Ilaria Fraioli e musicati da Giulia Tagliavia, raccontano una storia personale in cui ha fatto irruzione la Storia ufficiale, evocata attraverso repertori televisivi e testate giornalistiche. La sfida per me è stata riuscire a raccontare una vita così stratificata, individuandone i tratti essenziali. Potevo finalmente cercare di capire quella mentalità rivoluzionaria dello scorso secolo e porre domande sull’eticità della violenza o su come si attraversa una sconfitta. La nostra relazione, che costituisce un racconto in parallelo, forse più avvincente, è così diventata quel dispositivo narrativo che permette di fare emergere temi universali come il conflitto tra ideologia e vita e anche quello tra generazioni e generi. (Anna Negri)
Anna Negri è nata a Venezia. All’età di diciotto anni ha lasciato l’Italia, e si è trasferita a Parigi, dove ha iniziato a lavorare come assistente alla regia. In seguito ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Groningen in Olanda e a Londra, dove si è laureata in cinema presso il London College of Printing e ha conseguito un Master in Regia al Royal College of Art. Nel 1998 è tornata in Italia per dirigere la sua opera prima, In principio erano le mutande, selezionata nella sezione Forum del Festival di Berlino nel 1999. Tra il 2000 e il 2021 ha diretto cinque film per la televisione e due serie per la piattaforma Netflix. Nel 2008 ha diretto il suo secondo lungometraggio, Riprendimi, in concorso al Sundance. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo Con un piede impigliato nella Storia (Feltrinelli). Dal 2017 insegna regia alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté di Roma.