
Notti Veneziane 2025
INDIETRO COSÌ!FULL SPEED BACKWARD!
fotografia
Antonio Morabito
montaggio
Stefano De Santis
Antonio Morabito
musica
Alessandro Sgarito
suono
Silvia Moraes
(sound designer)
Antonio Morabito
(presa diretta)
con
Stefano Romani
Irene Turati
Sandro Bussu
Carla Parsi
Gli operatori e gli utenti del Centro diurno La bottega delle idee – ASL RM2 Progetto laboratori per persone con disabilità – Municipio RM2
produzione
Vertigo Film
produttore
Tony Campanozzi
ufficio stampa italiano
Nicoletta Gemmi
nicoletta.gemmi@gmail.com
Stefano è un operatore sociale che fa teatro integrato con disabili anche psichiatrici. Spesso è difficile andare avanti. E allora come si fa, ci si ferma? No. Basta andare indietro. Le prove con gli «attori» Elisabetta, Luigi, Alessandra e Daniele, si avvicendano ai laboratori dove Barbara, Cinzia, Daniele, Mario, Marco, Rosaria, Benedetta esplorano abissi dentro se stessi attraverso la pratica teatrale, portando le loro idee, i loro ricordi, l’autismo, le sindromi, la fantasia, le ansie, la gioia, la memoria, le psicosi, in un turbinio di arte e disabilità, andando indietro verso nuovi progressi, guidati da Stefano, che assorbe tutto e li stimola, li guida e li coinvolge, rivelandosi alla fine meno invulnerabile di quello che all’inizio poteva sembrare… Indietro così! è un racconto di emarginazione, di periferie fisiche e mentali, di luoghi oscuri fuori e dentro. Ma anche di creatività, resistenza e voglia di vivere.

2025 Indietro così! (doc)
2018 Rimetti a noi i nostri debiti
2014 Il venditore di medicine
2012 Che cos’è un Manrico (doc)
2009 Non son l’uno per cento (doc)
2003 Cecilia
2000 Cecilia (cm)
1998 Bac Blu (cm)
1996 Ulna e ragno (cm)
1996 Il grande Zot (cm)
«Indietro così! è un’osservazione intima di un mondo sommerso, quello della disabilità e del disagio mentale, spesso chiacchierato e rappresentato ma alla fine poco conosciuto nella sua quotidianità. Stefano, che questo mondo lo vive giorno per giorno, si è riproposto di non mettere in piedi l’ennesima esperienza di Teatro integrato con la T maiuscola: lui non è un regista, e gli utenti non sono attori; non ci sono provini da sostenere, né si può scegliere tra un utente e l’altro, poiché gli utenti stessi non scelgono, ma sono inseriti dalla rete di servizi sociali. Quello che Stefano vuole fare è un tEATRO dove la t sia minuscola, perché maiuscolo diventa il percorso di preparazione e la modalità con cui lo spettacolo viene costruito, fino ad arrivare al paradosso che il vero spettacolo sono le prove, e che la stessa sera della prima diventa una prova, forse la prima prova da cui far partire un’altra preparazione. Non si procede linearmente in avanti nel Teatro dell’Indietro». (Antonio Morabito)
Antonio Morabito ha studiato Regia a Roma e Sceneggiatura a Parigi. Il suo primo cortometraggio, Ulna e ragno, è selezionato da Nanni Moretti per il Sacher Festival. Mentre con Cecilia vince il premio per il miglior corto al Festival di Torino e partecipa ai più importanti festival internazionali, tra cui Clermont-Ferrand e il Berlinale Talent Campus. Ha diretto inoltre due documentari: Non son l’uno per cento e Che cos’è un Manrico. Amedeo Pagani ha prodotto i suoi lungometraggi Il venditore di medicine, che partecipa a più di cinquanta festival internazionali ricevendo quattordici premi, e Rimetti a noi i nostri debiti, film di chiusura al Festival di Varsavia e primo film italiano distribuito da Netflix.