08/09/2018

Il bilancio

Da Toni Servillo a David Cronenberg, da Rithy Panh a Jonas Carpignano, da Adriano Panatta a Donpasta, da Marina Abramovic a Anne de Carbuccia, da Jasmine Trinca a Luca Marinelli, da Mario Martone (Premio SIAE alla creatività) ad Alexander Kluge, da Michele Riondino a Carolina Crescentini, da Ramin Bahrani a Luigi Lo Cascio fino ai vincitori dell'anno - Claire Burger, Valerio Mieli, Sudabeh Mortezai - sono moltissimi i personaggi che hanno accompagnato e festeggiato le Giornate degli Autori nel suo quindicesimo compleanno, il primo che segna il confine dall'infanzia all'adolescenza. Proprio per questo nel palmarès dei film delle Giornate ci manca oggi un nome che insieme a noi e alla Mostra è cresciuto nel corso degli anni: quello di Teresa Mangiacapre, infaticabile organizzatrice di iniziative in ricordo di Lina e che quest'anno avrebbero trovato la giusta conferma nella splendida affermazione delle donne registe a Venezia.
I numeri delle Giornate sono la conferma di un successo che va dall'affezione del pubblico (oltre 7500 spettatori con molte proiezioni sold-out e una crescita di 6%, sulla scia di un'affermazione di tutte le sezioni della Mostra) alla vitalità e ospitalità della Villa degli Autori. Sono stati 18 gli incontri e gli omaggi organizzati in 11 giorni e notti fittissimi di momenti conviviali e di dialogo. Gli eventi ospitati e realizzati sono 25 per 30 film tra lunghi e corti, comprese le 5 opere prime della selezione e i moltissimi titoli firmati da registe donne. È un racconto che è stato illustrato nella nostra gallery ufficiale (più di 200 foto pubblicate a partire da 4500 scatti, tra cui l'allegra sequenza dei 60 "pugilatori" che sul nostro backdrop hanno sfilato con combattivi guantoni rossi), dai commenti su facebook e instagram (una crescita esponenziale, fino al 97% rispetto a un anno fa). E che, grazie all'impegno di I Club e Tino Eventi, si è tradotto in trecentosessanta bottiglie di prosecco stappate, duecentoquaranta bottiglie di vino, settecentoventi bottiglie di birra. Oltre tremila sono stati i caffè serviti agli ospiti e al pubblico della Villa e tremiladuecentocinquanta le bottiglie d'acqua tra aperitivi, cocktail, cene e feste.
«Una lista di numeri ovviamente non racconta tutto il senso della nostra proposta - dice Giorgio Gosetti -, ma racconta uno spirito diverso che caratterizza il nostro programma e che è stato reso possibile grazie all'impegno di tanti, le associazioni degli autori italiani (Anac e 100autori in primis). Portiamo alla Mostra lo spettacolo dell'intelligenza, registi che da vere promesse stanno diventando protagonisti, voci di culture lontane e diverse, coraggio di percorrere vie nuove e talvolta - grazie a maestri riconosciuti - voglia di rimettersi in gioco con proposte diverse. Ma inseriamo, nel mosaico vitale e bellissimo della Mostra, il sale della diversità, a partire dalle occasioni di incontro che la Villa degli Autori ha offerto a tutti i creativi del cinema mondiale. Nel rispetto e nella difesa di quel diritto d'autore oggi minacciato fin nel cuore del Parlamento Europeo che dovrebbe essere custode della tutela dei diritti e che invece il 12 settembre rischia di ignorare le voci degli artisti. Anche per loro abbiamo realizzato questa edizione delle Giornate e per loro continueremo a combattere con le armi dello spettacolo, dell'indipendenza, della passione».