31/08/2018

Illuminate

di Paola Calamita
Nel secondo appuntamento degli Incontri alla Villa degli Autori è stato presentato Illuminate: un ciclo di 4 documentari da sessanta minuti, prodotto da Anele in collaborazione con Rai Cinema e Rai Com, che andrà in onda dal 2 settembre su Raitre.
Nei film vengono narrate le vicende di quattro straordinarie personalità del panorama scientifico e artistico del Novecento italiano: l'astrofisica Margherita Hack, la critica d'arte Palma Bucarelli, il Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini e la stilista Krizia.
A raccontare le storie di queste vite eccellenti, quattro giovani attrici italiane, narratrici e interpreti del punto di vista delle nuove generazioni: Valentina Bellè, Carolina Crescentini, Caterina Guzzanti e Francesca Inaudi.
All'incontro erano presenti tre delle quattro interpreti (unica assente Valentina Bellè), Francesco Di Pace (responsabile Cinema e Fiction Raitre) e Gloria Giorgianni (produttrice e founder di Anele).
«È un progetto particolare - ha esordito Di Pace -, legato alla possibilità di declinare la narrazione con l'uso del documentario e la fiction. […] Ogni puntata è un genere a sé. Ogni attrice ha interpretato lo spirito del personaggio in una maniera completamente diversa».
In tutte le storie, infatti, il racconto fa uso di differenti espedienti narrativi: nel primo film (regia di Emanuele Imbucci), Francesca Inaudi si immerge in una ricerca curiosa sulle tracce di Margherita Hack; nel secondo (diretto da Elisa Amoruso), motore della storia è l'indagine, da parte della giovane reporter Valentina Bellè, su alcuni libri del fondo Bucarelli misteriosamente scomparsi; il terzo episodio (regia di Giacomo Faenza) vede Caterina Guzzanti interpretare il ruolo di una donna che incontra gli studenti di una scuola media di Agerola intitolata a Rita Levi Montalcini, per tenere una lezione sull'immaginazione; nel quarto e ultimo racconto (diretto da Gianfranco Giagni), la vita di Krizia viene rielaborata da Carolina Crescentini attraverso una pièce improvvisata, senza alcuna conoscenza del testo da interpretare.
Le puntate sono strutturate in maniera da coniugare la narrazione cinematografica ai documenti, alle immagini di archivio e alle inchieste. A tutto ciò si aggiungono le testimonianze provenienti dal mondo della politica, della scienza, dell'editoria, dell'arte e dello spettacolo (Piero Angela, Dacia Maraini, Romano Prodi, Milena Gabanelli, Dante Ferretti, Inge Feltrinelli, Giusy Ferré, Matteo Marzotto, Philippe Daverio e tanti altri).
«C'è una corrispondenza tra noi e i personaggi che interpretiamo - ha detto Francesca Inaudi -. I personaggi si sono adeguati a noi e noi ci siamo adeguati a loro».
Per Sabrina Guzzanti, invece, la cosa importante è stata l'aver raccontato un'icona commovente come la Montalcini. Infine per Carolina Crescentini, «Krizia era una donna libera, una persona che avrei voluto conoscere; una matta vera».
L'auspicio finale della produttrice Gloria Giorgianni è che questo progetto possa diventare un messaggio importante per le future generazioni, così da avvicinarle alle vicende di donne normali che hanno fatto la storia grazie alla gavetta e alla perseveranza. E che, sottolineano Caterina Guzzanti e Francesca Einaudi, da adesso in poi si parli non più di quote rose o di film "al femminile", ma che si dia peso solo alla qualità, indipendentemente dal genere.