07/05/2018

In ricordo di Ermanno

Ermanno Olmi ci ha voluto bene e noi, come tutto il cinema mondiale, tanto gli dobbiamo. Ad alzare con simpatia il gagliardetto delle Giornate è stato tra i primi, già nel 2004, fratello maggiore sorridente che ci disse attraversando il giardino della Villa degli Autori "spero che un po dello spirito della nostra Ipotesi Cinema metta radici anche qui. Perché il segreto vero di equatoriale mestiere sta nel l'ascolto e nel dialogo. E questo mi auguro che sia la stella polare anche delle vostre Giornate".

A Venezia è tornato con noi (e con Alberto Barbera) anche lo scorso anno per il ritrovato frammento Il tentato suicidio nell'adolescenza (T.S. Giovanile) girato negli anni '60 al policlinico di Milano. Ermanno non c'era fisicamente e su quel filmato ritrovato fortunosamente scherzava: "Se siete sicuri che non ci faccio proprio una figura barbina proiettatelo pure. Io proprio nemmeno me ne ricordo". Un anno dopo ci piace però ricordarlo proprio per quel piccolo gioiello ritrovato che, secondo uno studioso appassionato come Tatti Sanguineti, risale proprio al '68, giusto 50 anni fa.

Chi scrive ricorda invece Ermanno sul set di Lunga vita alla signora! dove mi volle per troppo brevi giorni come assistente volontario e porta-caffè. E poi nei primi festosi giorni di Ipotesi Cinema quando con Beppe Cereda, Mario Brenta, Gian Mario Feletti, Roberto Cicutto e tanti ragazzi sembrava che il mondo potesse essere migliore grazie all'impegno, alla passione, al sorriso. 

Grazie Ermanno Olmi per la tua lezione di cinema e di vita.

Giorgio Gosetti