In collaborazione con il Tribeca Film Festival
sceneggiatura
Hagar Ben-Asher
fotografia
David Stragmeister
montaggio
Nimrod Goldstein
Guy Nemesh
Ron Omer
musica
Emir Isilay
suono
Ronen Nagel
scenografia
Yong Ok Lee
interpreti
June Carryl (Donna)
Ben Zevelansky (Jeff)
Joy Nash (Wendy)
Jeryl Prescott (Sarah)
Maya Lynne Robinson (Helen)
Ashton Sanders (Troy)
Mark Totty (John)
Dale Dickey (Rebecca)
produzione
Blackpills & HK Corp
produttori
Clara Levy
Lorne Hiltser
Michael M. McGuire
vendite internazionali
Seville International
contatto
«Nel presentare queste storie il film esamina gli aspetti controversi sul piano etico e morale determinati dalla pena di morte all'interno del sistema giudiziario, mentre tiene conto della complessità della vita, della legge, della giustizia e della natura umana. Visto che non esistono risposte a quesiti così complessi, credo che il cinema possa porre domande in modo semplice, perché in gioco vi sono emozioni. Detto ciò, questo non è solo un film sulla pena di morte, ma su tutti quegli eventi che hanno portato le nostre protagoniste al punto in cui si trovano, comprese le circostanze socio-economiche, le storie personali e affettive, il fatto che le donne rappresentino la percentuale con un maggior indice di crescita nella popolazione carceraria, i conflitti irrisolti tra vittime e persecutori, e l'orribile dato statistico che dice che l'88% delle donne oggi detenute hanno subito in passato violenze sessuali o altri terribili abusi. Sebbene questo film e la sua realizzazione abbiano richiesto un impegno notevole, le storie delle donne sono tutte d'amore, di ogni tipo: l'amore che ti fa impazzire, l'amore che fortifica la tua vita e l'amore che ti rende libero».